Malattia parodontale, i batteri e la placca dentale
La quotidiana e meticolosa rimozione della placca batterica è indispensabile per la salute dei denti e delle gengive.
Dopo 4 ore da un pasto, se non ci si lavano accuratamente i denti, la placca batterica si moltiplica facilitando la comparsa di carie e soprattutto infiammazione alle gengive. Un problema che riguarda 20 milioni di over 35 di cui 8 milioni con una parodontite grave, 3 milioni addirittura a rischio di perdere i denti.
Per molti la parodontite è un mistero
Da un’indagine promossa dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), presentata in occasione della Giornata Europea della Parodontologia il 12 maggio 2017, solo un italiano su tre conosce le conseguenze della parodontite, dalle infezioni alla possibile perdita dei denti, e appena l’8% sa che questa malattia è la stessa cosa della piorrea, termine con cui la si indicava più spesso in passato.
La parodontite, comunemente conosciuta come piorrea, è una malattia infiammatoria provocata da alcune specie batteriche presenti nella placca o nel tartaro. L’infiammazione può causare seri danni locali, all’osso e al legamento parodontale, con ripercussioni negative anche sulla salute generale.
Questa patologia, se non diagnosticata e trattata nelle fasi iniziali, può estendersi sempre più in profondità all’interno delle gengive dando origine a quelle che vengono definite tasche parodontali, con la progressiva distruzione del legamento parodontale e dell’osso alveolare dove alloggia il dente.
Una delle manifestazioni iniziali è l’infiammazione della gengiva, conosciuta come gengivite, con arrossamento, talvolta gonfiore, lieve sensazione di bruciore e sanguinamento, specialmente quando si usa lo spazzolino.
Man mano che la malattia avanza si possono presentare:
• alito cattivo;
• spostamento dei denti con apertura di spazi e maggiore accumulo di residui alimentari;
• denti che diventano “più lunghi” per effetto della recessione delle gengive;
• dolore e difficoltà durante la masticazione;
• aumento del sanguinamento dalle gengive durante lo spazzolamento, la masticazione o anche spontaneamente;
• difficoltà nel mordere e masticare cibi consistenti;
• aumento della mobilità dei denti;
• formazione, talvolta, di ascessi delle gengive con presenza e fuoriuscita di pus.
Il fumo è uno dei più importanti fattori di rischio per quanto riguarda l’insorgenza e l’andamento della parodontite.
I quadri clinici rilevati a livello di pazienti fumatori sono mediamente più gravi rispetto ai pazienti non fumatori.
Anche i bambini si possono ammalare di malattia parodontale…
Una percentuale piccola ma significativa di bambini è affetta da malattia parodontale.
Queste forme di malattia parodontale che colpiscono i denti da latte sono forme rare, spesso aggressive, di parodontite rapidamente progressive. La perdita dell’osso attorno a denti da latte coinvolge con maggior frequenza molari ed incisivi da latte.
Per concludere
• Dopo i pasti lava bene i denti
• Per rimuovere bene la placca negli spazi tra un dente e l’altro, una volta al giorno occorre utilizzare lo scovolino e/o il filo interdentale.
• Eseguire periodici controlli e sedute di igiene orale professionale per verificare la salute di denti e gengive
• Segui bene le istruzioni fornite dal dentista o dall’igienista dentale
Per maggiori informazioni scrivici tramite il form a destra oppure chiamaci al numero 0290361137
Fonte: SIdP Società Italiana di Parodontologia e Implantologia
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